un film di ANDREA GATOPOULOS
PROIEZIONE UFFICIALE: Giovedì 30 novembre ore 19.30 – Cinema Romano 1
REPLICA: Sabato 25 novembre ore 21.30 – Cinema Romano 1
REPLICA: Sabato 2 dicembre ore 16.30 – Cinema Romano 1
Milano, 9 novembre 2023 – A Stranger Quest, scritto e diretto da Andrea Gatopoulos, sarà presentato in concorso nella sezione Documentari Italiani al 41esimo Torino Film Festival, in anteprima assoluta per il pubblico, giovedì 30 novembre alle ore 19.30, al Cinema Romano 1.
Il documentario è prodotto da Il Varco Cinema, di cui Gatopoulos è cofondatore, e da Kublai Film, e sarà distribuito nel circuito dei festival internazionali da Gargantua Film Distribution.
La storia – Dopo aver trascorso gli ultimi trent’anni ad accumulare una delle più grandi collezioni di mappe al mondo, che segretamente chiama la sua “poesia”, David Rumsey, sul punto di compiere ottant’anni, si misura con i fantasmi della sua vita e con la fine sempre più vicina. Confrontandosi con ricordi e affetti, aiutato da oggetti, persone e intelligenze artificiali, in un personale viaggio tra luoghi fisici e virtuali, ritrova lo slancio per una nuova sorprendente avventura.
Il progetto – Nell’età dei satelliti, dove la Terra è esplorabile con uno smartphone e i viaggi spaziali si sono rivelati sempre meno utopistici, l’uomo ha perso le sue Colonne d’Ercole e la magia dell’avventura? Da questo senso di smarrimento nasce in Gatopoulos una passione crescente per le mappe, che lo conduce ben presto sul sito di David Rumsey, alla scoperta del suo archivio digitale sterminato con una delle collezioni private di mappe storiche più grandi del mondo, assemblate con il gusto estetico di un artista e al contempo strettamente legate ai più recenti progressi tecnologici. “Una volta conosciuto David e stabilita in poco tempo una forte intesa con lui, ho ritrovato nel racconto della sua ‘strana missione’ un fantasma, una traduzione, un ricollocamento del sentimento originale che spingeva gli uomini oltre il mondo conosciuto, alle grandi imprese e scoperte”, racconta il regista, che commenta: “In un mondo in cui lo scopo degli esseri umani sembra indebolirsi, incatenato alle leggi del mercato, della popolarità e del successo, il suo lavoro meticoloso, costante, ininterrotto e ossessivo per la cartografia, una materia oggi largamente trascurata e sostituita dai navigatori automatici, oltre che una storia affascinante è per me l’espressione straordinaria di una profonda connessione con l’esistenza e col senso della vita: a stranger quest”.
Un’opera-atlante – Gatopoulos e il direttore della fotografia Antonio Morra hanno scelto di girare con lo sguardo dei cartografi in ricognizione: un’unica inquadratura per ogni scena, ripresa da ciò che i mappatori definiscono point sublime, il punto da cui è possibile non solo vedere meglio il territorio, ma anche rappresentarne la sua bellezza. Ne è nato un film che si “legge” come un atlante, in cui l’immagine si accompagna ai dialoghi nel modo in cui l’icona si accosta alla didascalia. Il suono segue un lavoro simile, con il punto di vista della scena sempre tra la mdp e il protagonista, come l’orecchio di un drone. Le musiche di Brian Eno, Harold Budd e Kevin Braheny Fortune completano la costruzione di una colonna sonora futuristica e sentimentale.
La storia, infine, adottando il punto di vista del navigatore satellitare, è raccontata da un’intelligenza artificiale, che cerca di interrogarsi su come la vita degli uomini e la loro felicità si fondi su inspiegabili chimere e su stranissime missioni personali, tracciando la distanza fondamentale tra l’uomo e qualunque macchina concepibile dal sistema capitalistico.
Il regista – Andrea Gatopoulos, pescarese, classe 1994, dopo la laurea in Lettere Moderne fonda a Roma la casa di produzione Il Varco, che ha all’attivo 23 cortometraggi e 4 film che hanno partecipato a più di 120 festival in tutto il mondo. Il suo esordio alla regia è il film breve Materia Celeste (2019), a cui seguirà Polepole (2021). Nel 2020 al lavoro al fianco di Werner Herzog per il suo film Accelerator a Leticia, Colombia, sviluppa la corrispondenza filmata Letters to Herzog e il cortometraggio Flores del precipicio (2022). Selezionato tra i finalisti del Premio Zavattini 2021/2022, nel 2022 presenta alla 54esima Quinzaine des Réalisateurs il corto Happy New Year, Jim, prodotto da Nieminen film e Naffintusi. Nel 2023 partecipa alla Locarno Spring Academy con Radu Jude dove realizza il film Eschaton Ad. Trascorre l’agosto 2023 a studiare con Apichatpong Weerasethakul nel suo laboratorio nello Yucatan, in Messico.