In sala a partire dall’8 gennaio
Il documentario di Tv2000, diretto da Gianni Vukaj, che sfata i pregiudizi sul mondo della disabilità
Distribuito dall’emittente Cei in collaborazione con Lo Scrittoio
Milano, 7 gennaio – L’estate più bella (Italia, 2018, 50’), il documentario prodotto da Tv2000Factory, la fabbrica del racconto di Tv2000, diretto da Gianni Vukaj, scritto insieme a Beatrice Bernacchi, arriva nelle sale italiane a partire dall’8 gennaio, distribuito in collaborazione con Lo Scrittoio.
L’estate più bella è un viaggionel mondo della disabilità raccontato da coloro che 50 anni fa scelsero di schierarsi dalla parte di un gruppo di ragazzi nati con disabilità gravi, facendoli sbarcare su una delle spiagge più esclusive d’Italia, Forte dei Marmi, per vivere una vacanza indimenticabile. Da allora, quella straordinaria esperienza si ripete ogni anno coinvolgendo protagonisti sempre nuovi e ricreando l’incanto di quel primo incontro.
Il docu-film racconta con realismo e poesia il mondo della disabilità e di chi alla disabilità si dedica con amore, naturalezza, coraggio ed un pizzico di quella follia che permette ai sogni di diventare realtà e di ribaltare il concetto di normalità.
Il tour di proiezioni de “L’estate più bella” inizierà nella capitale, a Roma l’8 gennaio, per poi proseguire nelle città di Pistoia, Alessandria, Genova, Firenze, Trieste, Bologna, cui seguiranno nel mese di febbraio Torino, Udine, Ferrara e ovviamente Forte dei Marmi.
“L’estate più bella” – ha spiegato il regista Vukaj – è uno straordinario racconto di coraggio, battaglie vinte e perse, amori, carezze, albe, tramonti, mamme e figli diversamente abili. Senza nessun filtro e pregiudizio ho provato ad avvicinarmi il più possibile alle anime dei protagonisti, dimenticandomi delle loro sedie a rotelle. Io credo profondamente che la disabilità e la diversità siano temi molto importanti dove accendere la luce, oggi più che mai, in una società dove la soglia di concentrazione è di solo otto secondi. Questo docufilm è stato pensato e girato con l’obiettivo di sensibilizzare, rallentare, per poi fare riflettere sul passato, presente e futuro del mondo della disabilità e non solo.